Un festival vivo e vibrante, dove il pensiero può scorrere senza briglie, da ben 25 anni capace di favorire l’incontro e il confronto tra ideologie e generazioni e valorizzare i luoghi più belli del territorio, con eleganza e competenza e con uno sguardo sempre attento al contemporaneo e alla riflessione.
Da venerdì 26 agosto a domenica 4 settembre torna L’ultima luna d’estate, festival del teatro popolare di ricerca che in questa sua 25esima edizione ha come tema la libertà.
Anche quest’anno, quindi, teatro nelle cascine, nei parchi e nelle ville del Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone, nelle provincie di Lecco e di Monza e Brianza.
In programma per sabato 3 settembre a Osnago “UBU RE, UBU CHI?”, produzione Kanterstrasse. Drammaturgia e regia Simone Martini; con Daniele Bonaiuti, Simone Martini, Alessio Martinoli.
Ubu Re è uno dei quattro testi che compongono la quadrilogia di Alfred Jarry, scrittore, poeta e drammaturgo francese inventore della Patafisica. Ubu Re è un testo andato in scena per la prima volta nel 1896, facendo subito scalpore. Irriverente, cattivo, grottesco, è difficilmente inquadrabile. Tutto inizia infatti da quel clamoroso debutto parigino, dove il pubblico in sala vide quell’incredibile personaggio avanzare al grido di “MERDRE!”.
Il nostro Ubu è trasversale, parla di politica, di colpi di stato e di guerre, di salite e veloci discese, parla di noi e a noi. Un testo sempre attuale, perché in fin dei conti, le regole alla base del gioco sono sempre le stesse: il potere, la ricchezza e l’ingordigia che porta a consumare e a consumarsi.
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Villa De Capitani
via Pinamonte
Osnago