Il Consorzio

Chi siamo

Promuovere attività di formazione permanente, proporre e gestire attività culturali anche in collaborazione con enti e associazioni, provvedere alla conservazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare, organizzare e gestire ogni servizio complementare all’attività educativa, culturale e scolastica del territorio.
Sono questi i compiti che lo Statuto affida al Consorzio Brianteo Villa Greppi, ente pubblico oggi costituito da 13 Comuni e due Province, a cavallo fra i territori di Lecco e Monza Brianza.

Il Consorzio ha inoltre l’impegnativa finalità di trovare soluzioni per il recupero dell’ingente patrimonio immobiliare di proprietà, anche in collaborazione con altri soggetti.

È oggi il cuore pulsante di un articolato sistema culturale diffuso, al servizio degli enti consorziati e delle popolazioni del territorio con un’ampia offerta di attività declinate in ogni ambito della cultura: Villa Greppi, tutta la Cultura che vuoi.

La storia amministrativa

All’inizio degli anni Settanta del secolo scorso, grazie all’intuizione dei sindaci di Casatenovo, Giovanni Maldini e di Besana in Brianza, Giuseppe Crippa, mossi dalla necessità di completare l’offerta formativa del territorio con una nuova scuola superiore, vide la luce il Consorzio Brianteo per l’Istruzione Media Superiore e per l’Educazione Permanente, formato dalle Province di Milano e di Como e da 18 Comuni.

Investendo la considerevole somma di 250 milioni di lire, il Consorzio, divenne proprietario di Villa Greppi e di un notevole patrimonio immobiliare a corredo, già vincolato dai Comuni di Casatenovo e di Monticello Brianza per uso scolastico. L’intera proprietà era stata donata, al termine degli anni Sessanta, dall’ultimo erede della famiglia Greppi, Lorenzo Greppi Ponti, all’allora Cardinale di Milano Giovanni Battista Montini, in seguito eletto al soglio pontificio come Papa Paolo VI.
La villa, dopo alcuni interventi di adeguamento, diventò così la sede della nuova scuola sperimentale che prese il via nell’ottobre del 1974, con oltre 100 studenti. Così, per oltre 20 anni, la villa di vacanza si trasformò in sede scolastica, completamente gestita dal Consorzio.

Solo nel 1995 la neo costituita Provincia di Lecco realizzò l’attuale sede dell’istituto scolastico che fronteggia la villa e subentrò nella gestione della scuola superiore che oggi supera i 1.200 studenti. La nuova scuola assunse la denominazione di I.T.C.S. “Alessandro Greppi”, certificando l’indissolubile legame con il Consorzio e rendendo omaggio ad uno dei più raffinati e colti esponenti della famiglia Greppi.
Cominciava così una nuova fase per il Consorzio che adottò un nuovo statuto e assunse la denominazione di Consorzio Brianteo Villa Greppi, formato da 17 Comuni e dalle Province di Lecco e Milano, cui, successivamente, subentrò la Provincia di Monza Brianza.

Nel 2009 gli enti consorziati adottarono lo Statuto tutt’oggi in vigore, disegnando l’attuale organizzazione del Consorzio e stabilendone la naturale scadenza nell’anno 2030.

Villa GreppiUna Scuola dall'alchimia particolare

La scuola, fin dai suoi inizi, mutua il proprio nome dalla dimora che la ospitava e ancora oggi, malgrado l’intitolazione ad Alessandro Greppi, è conosciuta semplicemente come “Villa Greppi”. Entra in funzione nei primi anni Settanta, ponendosi, nel contesto dell’istruzione scolastica di allora, come un raro esempio di sperimentazione ispirato alla tipologia dei “college” americani. Una realtà quindi un po’ speciale, non solo per la sua collocazione all’interno di ambienti impreziositi da cicli di decorazioni neoclassiche, ma anche per la sua centralità geografica, proprio nel cuore della Brianza collinare, in prossimità delle città di Monza e Lecco e non tanto distante da Milano.

I professori che hanno lavorato a Villa Greppi in quegli anni parlano con nostalgia di un modello di insegnamento formidabile, che offriva a tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro scelta di indirizzo di specializzazione (informatico, chimico, elettronico, umanistico, linguistico) una solida base di preparazione alla stregua dei licei.

Chi ha un passato da “villagreppino” ricorda in modo particolare le ore di scuola autogestita nei pomeriggi di ogni giovedì, ore trascorse in gruppi di studio o con attività di laboratorio, o ancora l’autonomia riservata agli studenti nel gestire la biblioteca scolastica, quasi un unicum nel panorama scolastico degli anni Settanta.

L’identità della scuola non si è persa con gli anni e basta essere villagreppino per sentire una sorta di legame con la villa che domina il nuovo complesso scolastico. E, nonostante i cambiamenti, resta vivo il senso di appartenenza a questo luogo.