La guerra in casa, perché colpisce i civili, le loro abitazioni, la quotidianità. La guerra in casa, perché allora come oggi scoppia nella nostra casa comune europea. La guerra in casa, perché uccide, devasta e cancella l’anima di uno dei simboli della civilizzazione umana: la città. La guerra in casa, perché entra nella nostra vita attraverso i media e gli sguardi e le storie di uomini e donne costretti alla fuga.
A distanza di trent’anni esatti dall’inizio, il 5 aprile del 1992, del lungo assedio di Sarajevo, prendiamo in prestito il titolo del libro di Luca Rastello per una rassegna di approfondimento dedicata proprio alle guerre jugoslave. Un percorso accompagnato, per tutta la sua durata, dalla mostra fotografica Shooting in Sarajevo, lo scorso aprile allestita proprio nella capitale della Bosnia Erzegovina e ora accolta nell’Antico Granaio di Villa Greppi, e fatto di incontri con storici, giornalisti e fotoreporter, per approfondire le guerre degli anni Novanta e rintracciarvi gli elementi utili a comprendere meglio ciò che accade nell’Europa contemporanea e in questa nuova guerra, scoppiata ancora una volta nel cuore del continente.
In programma per domenica 12 giugno alle 17 l’incontro con il fotografo Mario Boccia, qui in dialogo con Daniele Frisco. Mario Boccia, che lo scorso aprile ha ricevuto la medaglia d’oro della città di Sarajevo, è uno dei fotografi che meglio di tutti hanno documentato dall’interno gli anni dell’assedio, tanto che i suoi scatti saranno esposti in maniera permanente al Museo Storico della Bosnia Erzegovina. Durante la serata verranno proiettate alcune delle sue celebri fotografie, per l’occasione commentate dallo stesso autore. Un modo per ricostruire gli anni dell’assedio attraverso lo sguardo di un osservatore che ha amato e vissuto Sarajevo nel suo momento più drammatico.
Direzione scientifica a cura del consulente storico del Consorzio Villa Greppi Daniele Frisco.
Antico Granaio di Villa Greppi
via Monte Grappa, 21
Monticello Brianza