IterFestival
Festival letterario
Iter è percorso, via, cammino, passaggio. Viaggio.
Ogni viaggio, che sia fisico o mentale, reale o di sogno, percorso a piedi o a bordo di un mezzo di trasporto, breve o lungo, si caratterizza per un aspetto fondamentale: l’andare.
Andare, spostarsi vuol dire sempre anche cercare, e la ricerca porta incontri, sorprese, ostacoli da superare.
Viaggiare è stupirsi, è scoprire, mettersi in gioco. Viaggiando, si cambia e si diventa grandi, ogni volta un po’.
Iter conduce attraverso i nostri luoghi, proponendo incontri con autori legati al territorio e alla nostra storia; cammina su sentieri letterari, lambendo gli ambiti della musica e dell’arte; si apre a orizzonti più ampi, facendoci conoscere grandi autori e le loro storie.
Ad alcuni autori delle passate edizioni abbiamo chiesto perché abbiano iniziato a scrivere e cosa li spinga a continuare a farlo. La domanda, apparentemente banale, ha generato risposte a volte sorprendenti.
Perché hai iniziato a scrivere e cosa ti spinge a continuare?
IterFestival 2020
paesaggi

“Il paesaggio non ha linguaggio e la luce non ha grammatica,
eppure milioni di libri cercano di raccontarli.”
(Robert Macfarlane)
Scrittore, lettore e personaggio: ognuno possiede un proprio sguardo sul mondo.
Eppure esiste un paesaggio comune sul quale essi si affacciano, un paesaggio di carta e inchiostro, il paesaggio libro.
Iter è viaggiare tra i libri, alla ricerca del paesaggio che più ci somigli:
il paesaggio della memoria non concede sconti
il paesaggio di carta e voce incanta i bambini
il paesaggio della legalità sembra un miraggio
il paesaggio lungo 100 anni è quello prima di noi
il paesaggio senza suoni è tinto di rosso sangue
il paesaggio tra le vette ci ricorda l’abisso
il paesaggio sensoriale solletica il nostro naso
il paesaggio in fuga è pieno di fantasmi
il paesaggio a fumetti è scandito a ritmo di jazz
il paesaggio spezzato è quello di un ponte che crolla
il paesaggio delle confidenze conduce ad una risata
il paesaggio in giallo è in cerca di una risposta
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direzione artistica
Martina Garancini e Claudia Frauto
de Lo Sciame Libri di Arcore
moderatrice degli incontri
Martina Garancini