ll Consorzio Brianteo celebra il Giorno del Ricordo

In ricordo delle vittime delle foibe e degli esuli giuliano-dalmati

"Piansi la morte dei nonni, la prigione del babbo, la lontananza della mamma, l'esilio e la solitudine, la mancanza di baci, i buchi nelle scarpe, piansi la fatica di crescere e la pena di esistere"

“Come se il dolore del mondo intero si fosse d’un tratto abbattuto sulle mie spalle, tutte le lacrime, a lungo accumulate sul fondo del mio cuore in piccoli e duri cristalli, s’erano d’un tratto sciolte in un fiume impetuoso che mi travolgeva. Piansi la morte dei nonni, la prigione del babbo, la lontananza della mamma, l’esilio e la solitudine, la mancanza di baci, i buchi nelle scarpe, piansi la fatica di crescere e la pena di esistere”…
(da “Verde acqua” di Marisa Madieri)
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“Istituzione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati”

Legge 30 marzo 2004 n. 92, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 86 del 13 aprile 2004


  Art. 1.

La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

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