Ines Figini (15/07/1922 - 26/09/2020)

È morta Ines Figini

ex deportata nei lager nazisti di Mauthausen, Auschwitz Birkenau, Ravensbrück

L’energia con la quale testimoniava la sua esperienza di deportata rimarrà sempre nei ricordi di chi l’ha ascoltata raccontare. Nelle diverse occasioni in cui ha accettato di venire ospite del Consorzio Brianteo Villa Greppi lasciava tutti ammirati quando, concludendo, ripeteva con semplicità: “…dopo tanti anni, con il tempo, il perdono è venuto spontaneo”.

Arrestata all’età di 22 anni per aver difeso alcuni compagni di lavoro che avevano promosso uno sciopero nella fabbrica tessile di Como in cui era operaia, deportata con altre colleghe, venne inviata prima a Mauthausen, poi ad Auschwitz-Birkenau e infine a Ravensbrück. Si liberò durante al marcia della morte, rientrò in Italia e trascorse un lungo periodo di convalescenza nell’ospedale militare di Pescantina. Fece ritorno a casa alla fine del mese di ottobre del 1945, accolta dai genitori che la attendevano nonostante non avessero più notizie di lei da molto tempo.

Ogni anno, finché ha potuto, è tornata ad Auschwitz-Birkenau, accompagnando gruppi di studenti o di adulti, oppure da sola, rispondendo ad un irrefrenabile bisogno interiore.

Ha scelto, come altri, di testimoniare. I suoi racconti suscitavano stupore per la serenità con la quale riusciva ad esporre i suoi ricordi. Non una parola di odio, nessun sentimento di vendetta, a volte addirittura qualche ironia..

Ora raggiunge le sue compagne, accomunate a lei dalla tragica esperienza della deportazione.

A lei l’immensa stima e il ringraziamento affettuoso del Consorzio Brianteo Villa Greppi.

> Il saluto a Ines

> Leggi qui la sua testimonianza

> Scarica qui il video della conferenza “Compagni di viaggio”

 

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