Al momento della strage, la sua auto è stata sbalzata oltre dieci metri dal luogo dell’esplosione: Montinaro, così come gli agenti Rocco Dicilio e Vito Schifani, è deceduto sul colpo, lasciando una moglie e due figli. Una morte avvenuta per mano della mafia durante un normale turno di lavoro, quest’ultimo fondamentale per garantire al giudice Falcone di svolgere il proprio. Oggi Antonio Montinario è sepolto nel cimitero di Santa Maria dei Rotoli e il Comune di Calimera ha scelto di intitolargli una piazza e un piccolo monumento realizzato con un masso estratto proprio dal luogo dell’attentato.
Il 23 maggio del 1992, nei pressi di Capaci, la mafia ha ucciso Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Francesca Morvillo e Giovanni Falcone.